La scuola, i compiti, l’allenamento. Come fa a fare tutto?
Le lezioni a scuola stanno per terminare, lo chignon è già pronto, realizzato con rapidità e precisione tra la quinta e la sesta ora, con l’aiuto della compagna di banco che regge lo specchietto per vedere se tutti capelli sono dentro la retina. Suona la campanella, lo scatto per uscire dalla classe è fulmineo, ormai i compagni di classe lo sanno, “ho danza devo scappare” ripeto sempre, e mi lasciano passare. Vedo i ragazzi che temporeggiano nell’atrio o nel cortile, decidendo se tornare subito a casa o mangiare con qualche amico prima di dedicarsi allo studio pomeridiano. Io sfreccio il più rapidamente possibile insieme al mio pranzo al sacco preparato la mattina.
Raggiungo la scuola di danza, sono in anticipo, dopo essermi preparata per la lezione ne approfitto per fare i compiti, uso la panca come scrivania e provo a studiare qualcosa. Il camerino inizia ad affollarsi, l’ora della lezione si avvicina, si possono chiudere i libri e cominciare a riscaldarsi. Fuori dalla sala si ripetono gli esercizi che la maestra ha detto di ricordare, la sbarra, il centro e tutte le correzioni indispensabili per migliorare. Il pomeriggio è lungo e faticoso, ma c’è tanta soddisfazione per i progressi che noto. È ora di tornare a casa, gli impegni non sono finiti. In camera mi organizzo lo studio, ripasso per l’interrogazione di domani e anticipo qualche compito se ho ancora un po’ di tempo prima di cena. La giornata finalmente è finita, crollo sul letto per ricaricare le batterie, domani si ricomincia.
La settimana prosegue, la stanchezza comincia a farsi sentire ma non mollo. “Resta a casa oggi, non andare a danza” mi dicono, ma non posso saltare la lezione, non voglio. “Devi studiare, se resti un pomeriggio a casa non succede nulla” mi consigliano, ma non gli do retta. “Per domani ci sono un’infinità di compiti” si lamentano i compagni, ma per me non è cosi, ho già studiato tutto quello che è stato assegnato, perché la parola d’ordine è fai tutto quello che puoi e non rimandare. “Come hai fatto a fare già i compiti se hai sempre danza?” mi chiedono i compagni di classe, “impari ad organizzarti – rispondo – meno tempo hai, più sfrutti al meglio quello che c’è”. Non ci sono feste se gli impegni della danza non lo permettono. Non ci sono pomeriggi al mare a prendere il sole se il saggio non è stato ancora fatto: “niente abbronzatura!” ricorda la maestra.
Le settimane passano veloci e gli impegni aumentano, e tu devi imparare a gestirli. A volte pensi di non farcela, di essere troppo stanca per continuare, ti senti sotto pressione, ma alla danza non riesci proprio a rinunciare. Cresci in fretta grazie a lei, sin da piccola ti insegna la costanza, la perseveranza, la tenacia, il sacrificio, ma ti ripaga generosamente se le dedichi la giusta attenzione. La danza è una palestra di vita, e solo chi la conosce veramente sa che non è possibile abbandonarla. I sacrifici non sono un peso per te, quello che agli occhi degli altri può sembrare esagerato ai tuoi non lo è, la danza viene prima di tutto e non si discute.
E quando finisce l’anno scolastico e tutti vanno in vacanza, tu gioisci perché ancora una volta ce l’hai fatta, finalmente puoi riposarti, ma il pensiero più ricorrente è all’anno nuovo che verrà, al rientro dalle vacanze, perché è vero la fatica sarà tanta, ma più di tanto senza danza non ci puoi proprio stare.
©BallettodiRoma | Tutti i diritti riservati